Cani e bambini

Phoenix and the Baby

Nelle ultime settimane mi è capitato spesso  di discutere con diverse persone, riguardo la drammatica vicenda  di una bambina di pochi mesi azzannata da un Siberian Husky. Questo argomento mi sta particolarmente a cuore, perché la tematica “cani e bambini” è molto più complessa di quanto,  superficialmente, sia spesso banalizzata dai media.

Quando abbiamo a che fare con un animale dobbiamo pensare che  non ha la capacità di fare dei ragionamenti complessi come noi, tale prerogativa è tipica dell’essere umano. Un animale, come è stato dimostrato dai più grandi scienziati, tra cui Marc Bekoff, sa provare emozioni, è sicuramente dotato d’intelligenza, e nel corso degli anni ha saputo sviluppare una maggiore capacità di “insight” (processo di apprendimento che porta alla risoluzione dei problemi), ma una delle cose che non vanno affatto sottovalutate è che tutti gli animali agiscono prevalentemente sulla base del loro istinto.

Fatta questa premessa, ci tengo a ribadire che mi stringo vivamente al dramma che stanno vivendo i familiari della povera piccola, ma allo stesso tempo non posso che farmi delle domande. perché un cane era stato lasciato solo nella stanza di un neonato? Si può davvero affermare che l’Husky in questione abbia agito per aggressività? Cosa è accaduto realmente? Credo che non sapremo mai la verità ma è giusto farsi delle domande riguardo a vicende così delicate.

Un cane di qualunque taglia o razza non andrebbe mai lasciato solo in presenza di bambini, soprattutto neonati, per due motivi importanti: il primo, è che un neonato, per via delle dimensioni e dei movimenti scoordinati è agli occhi di un cane  un soggetto da dominare, proprio come farebbe con un cucciolo. Il secondo motivo è legato al timbro di voce, i bambini come le donne hanno degli acuti molto alti e come è stato dimostrato in diversi studi, questa cosa spesso può innervosire l’animale o farlo sovreccitare. Basti pensare che la maggior parte dei cani “impazziscono” per i giochi con squeak. Ci sono delle razze che sono molto più sensibili ai suoni acuti, anche per via di uno spiccato istinto predatorio, per esempio le razze nordiche, i terrier, cani da pastori e bovari ma qualsiasi razza può potenzialmente essere un problema se gli istinti dell’animali vengono fortemente sollecitati.

Il Siberian Husky che ha “aggredito” la piccola, (sempre che di aggressione si tratti), a detta delle persone che lo conoscevano, era un animale buono e mansueto che fino ad allora non aveva mostrato alcun atteggiamento aggressivo. Quindi, come si può affermare con assoluta certezza che il cane abbia agito con aggressività? Come ho scritto sopra, i cani spesso si sovreccitano nel sentire i toni acuti e talvolta tendono a dominare i bambini come se fossero i loro cuccioli, non voglio giustificare l’animale, anche perché non sappiamo cosa sia accaduto realmente ed il tipo di morso che ha subito la bambina, ma perché non dovremmo considerare anche altre ipotesi al di là dell’aggressività? Magari può essere accaduto che il cane abbia tentato di prendere la bimba come se stesse prendendo un cucciolo dalla collottola, oppure, il cane si è sovreccitato nel sentire gli acuti della neonata ed abbia cercato di prenderla, purtroppo, come se si trattasse di un gioco. Non dobbiamo mai dimenticare che l’animale agisce soprattutto d’istinto e ciò non significa che l’essere istintivi corrisponda all’essere aggressivi. Un animale è un animale, un essere vivente che merita rispetto ma  che non dovrebbe essere mai umanizzato.

Se le persone prima di prendere un cane con sé, si fermassero a riflettere per fare delle scelte più consapevoli e reperissero informazioni, forse si eviterebbero molti spiacevoli incidenti di percorso.

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